Il Gruppo Folcloristico Nevegàl di Belluno propone balli folcloristici e la valorizzazione della cultura locale e popolare bellunese, anche attraverso meravigliosi costumi scenografici.

Se avete piacere di coinvolgere il Gruppo in occasione di feste o sagre, contattateci.

Il Gruppo Folcloristico Nevegàl nasce nel 1963 grazie ad un gruppo di giovani uniti dalla voglia di mantenere il patrimonio culturale e le tradizioni popolari della Valbelluna, soprattutto nell’ambito dei balli e delle musiche bellunesi.

Per questo è stato avviato uno studio specifico per mettere in melodia la vita quotidiana contadina bellunese di fine ‘800.

Un recupero dunque delle tradizioni per condividere questi pezzi di storia con il pubblico locale e i turisti.

Il Gruppo Folcloristico Nevegàl propone circa una decina di coreografie che ripercorrono i più importanti momenti della vita contadina, che esprimono ritmi molto più lenti rispetto a quelli che viviamo nell’epoca attuale.

Referente del sodalizio è Silvia De Bona, che coordina un gruppo di circa 20 ballerini ed un nutrito gruppo di strumentisti.

I balli

I balli proposti durante lo spettacolo toccano le tematiche principali del mondo contadino, in primis il lavoro nei campi.

Nel Ballo dei Mestieri, ad esempio, attraverso attrezzi d’un tempo rifatti in legno, viene riproposto lo sfalcio dei prati, la vangatura della terra, la raccolta del frumento e tutte quelle attività che facevano parte del vissuto quotidiano.

Altri balli, come ad esempio il Bal della Tieda rappresentano il ritorno a casa, che rappresentava sempre un momento di festa dopo una giornata di lavoro.

Ma il Gruppo affronta anche il tema dell’amore, con ben tre balli che ripercorrono questo sentimento, come ad esempio il Bal del Rifiuto, il Tira e Molla, o il Bassanello con il quale viene rappresentato il matrimonio attraverso dinamiche allegre e scherzose.

Vi sono poi dei balli legati allo scadere delle stagioni, come la Polka dell’allegria che è un ballo di ringraziamento per la vendemmia, unendo i riti pagani con le tradizioni cristiane, e tante altre proposte.

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